PON FSE Formazione in servizio all'innovazione didattica e organizzativa

 

Titolo del Progetto PON FSE Formazione in servizio all'innovazione didattica e organizzativa: Il liceo Pascal, protagonista del cambiamento nella società della conoscenza e dell’apprendimento - Finanziamento € 91.434,00

Descrizione del progetto:

Gli Istituti di Istruzione italiani devono affrontare nuove sfide dovute alle innovazioni tecnologiche nell’insegnamento e nell’apprendimento, alla globalizzazione nell’istruzione derivante dall’evoluzione della nuova società della conoscenza e al nuovo panorama economico. Nasce con questa esigenza, e introdotto dalla L. 107/2015, il PNSD che rappresenta un Piano di innovazione, non solo strutturale, ma anche di contenuti, e, soprattutto, prefigura un nuovo modello educativo della scuola nell’era digitale. Negli ultimi venti anni nel nostro Liceo la concezione di spazio ideale per l’apprendimento è cambiata. Forti di questa esperienza abbiamo offerto la nostra esperienza per essere individuati come Snodi formativi. Il nostro progetto si prefigge di incentivate l’uso delle nuove tecnologie a supporto della didattica e dell’intera organizzazione degli Istituti ubicati sul territorio, in modo da implementare concretamente nuove modalità didattiche costruttive e cooperative per far interagire studenti e docenti anche attraverso ambienti o strumenti di apprendimento come social classroom o applicativi di coding, o attraverso l’utilizzo del sito web d’istituto e piattaforme open source per accedere ad ulteriori risorse e sistemi; il tutto per superare l’impostazione frontale della lezione e favorire una didattica meno trasmissiva e più operativa. Il nostro Progetto si propone le seguenti finalità:

  • monitorare, attraverso un questionario predisposto, la conoscenza e l’utilizzo delle TIC per inquadrare lo stato di partenza dei corsisti nonché per un’analisi della situazione di ogni Istituto e quella che si vorrà realizzare;
  • sfruttare il potenziale offerto dalle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione al fine di migliorare l’organizzazione e gli ambienti di apprendimento delle scuole e di innalzare le competenze digitali di docenti e alunni;
  • migliorare la qualità dell’apprendimento attraverso nuove metodologie e strategie come la costruzione di classi virtuali o social-classroom;
  • favorire la costruzione delle competenze attraverso l’uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione;
  • diminuire la distanza tra esperienza comune, cultura scientifica e cultura umanistica con l’attivazione di piattaforme dedicate;
  • migliorare l’organizzazione della scuola e delle comunicazioni scuola – famiglia attraverso servizi informatizzati come l’uso del registro elettronico, della posta elettronica, ecc

Tutto il progetto poggia sui due obiettivi cardine del PON 2014- 2020 “Per la Scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento”: da un lato perseguire l’equità e la coesione, favorendo la riduzione dei divari territoriali, il rafforzamento delle scuole contraddistinte da maggiori ritardi e il sostegno degli studenti caratterizzati da maggiori difficoltà; dall’altro, promuovere le eccellenze per garantire a tutti l’opportunità di accedere agli studi, assicurando a ciascuno la possibilità del successo formativo e la valorizzazione dei meriti personali, indipendentemente dal contesto socio-economico di provenienza. A tal fine la progettualità non riguarderà solo la formazione dei docenti, ma abbraccerà progressivamente nel tempo tutte le figure professionali, dal Dirigente scolastico all'Assistente tecnico, sempre presenti a scuola, con l'aggiunta di quelle introdotte dalla Legge n. 107 e dal PNSD, come l'Animatore digitale e il Team dell'innovazione. Del resto lo sviluppo professionale di coloro che operano nella scuola rappresenta un elemento imprescindibile per l’innalzamento qualitativo del servizio offerto dal sistema di istruzione, perseguibile attraverso una maggiore apertura all’innovazione digitale/didattica.
Tra le metodologie utilizzate nell'esplicazione dei moduli didattici saranno privilegiati alcuni elementi qualificanti, quali l’accesso a risorse didattiche aperte, l’integrazione tra momenti in presenza e disponibilità di contenuti on line, un forte orientamento alla pratica, la modularità e flessibilità dei percorsi, la continuità sul territorio delle azioni formative che possano diventare per i corsisti conoscenze, relazioni e soluzioni comuni attraverso la naturale evoluzione dei percorsi in comunità professionali di rete. In particolare si porrà l'accento su un

  • approccio laboratoriale con produzione di project work, unità didattiche, esempi di attività;
  • approccio summer/autumn school (corsi intensivi);
  • approccio on the job (formazione che avviene in classe o negli ambienti digitali, anche con la presenza di studenti);
  • approccio reti e comunità per la costruzione di progetti (come per esempio nella comunità di etwinning);
  • approccio accompagnamento/aggiornamento continuo (cicli formativi con richiami periodici durante l’anno scolastico);
  •  approccio finalizzato alla laboratorialità, al mutamento delle concezioni e delle competenze per la vita professionale.

Le attività formative inizieranno nel mese di maggio con una giornata di formazione sia per i Dirigenti scolastici che per i DSga e poi per le altre figure individuate dal Miur fino a dicembre 2017 con più incontri di 3 ore, dando la precedenza al personale AA e AT in quanto gli AD e il team devono terminare la formazione prevista con i DM 435/15 e DM 762/14. Si procederà infine con la formazione di almeno n. 10 docenti individuati da ogni scuola del territorio.
Il progetto prevederà una verifica in itinere dell’efficacia e dell’efficienza del processo al fine di correggere eventuali disfunzioni in modo che qualsiasi non conformità venga scoperta immediatamente e sanata. Verrà insediato un Comitato tecnico-scientifico, formato dal Dirigente scolastico, da un Docente Coordinatore, dal DSga e da altri componenti, che si riunirà periodicamente. Il Coordinatore avrà la misura del successo dell’attività gestita attraverso il periodico e sistematico raccordo con il personale e gli Assistenti tecnici ed amministrativi coinvolti e provvederà a quantificare con monitoraggi iniziali, in itinere e finali, svolti attraverso somministrazione di questionari, la qualità del lavoro effettuato. Il coordinatore, dunque, costituirà, con le sue funzioni, il collante di tutte le attività svolte dalle diverse figure presenti nel progetto. Il suo compito primario è far sì che tutto si muova ed avvenga nel rispetto dei tempi. Il raccordo tra le parti del progetto (siano esse Enti, Persone Fisiche o Giuridiche ) è un’altra attività essenziale, affinché ognuna di queste si muova nei tempi e nelle direzioni espressamente stabiliti nello schema di progettazione. La valutazione sarà realizzata in funzione di una pianificazione degli obiettivi sia organizzativi che didattici da raggiungere e raggiunti. Si prevedono quattro fasi operative:

  • analisi dei principali dati strutturali e qualitativi del sistema
  • stesura di un primo documento di analisi contenente i risultati del monitoraggio
  • elaborazione di un rapporto conclusivo di valutazione relativo a tutti gli aspetti del sistema
  • analisi finalizzata alla messa a regime del sistema.
  • Il monitoraggio sarà portato avanti attraverso strumenti statistici, schede che rilevino l’effettivo o meno raggiungimento degli obiettivi preposti e il grado di
  • soddisfazione degli utenti, supporti informatici e telematici. Numerose saranno le modalità per la disseminazione dell’avvio del progetto e dei risultati ottenuti.

Si realizzeranno attività di mainstreaming tra cui:

  • Azioni di promozione: pubblicità sui media, pubblicità esterna, prodotti multimediali
  • Azioni di informazione: sito internet, pubblicazioni su stampa locale, informazione sui media cartacei, radiofonici, televisivi

Il motto di riferimento di questo Progetto è “Non c’è tempo da perdere!”. Innovare la Scuola italiana è questione vitale, che non può più attendere. E non sono sufficienti i piani speciali di finanziamento ministeriali; occorre l’applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale che si può tradurre attraverso l’attivazione concreta ed efficace degli snodi formativi. Ci auguriamo di poter intraprendere con coraggio i percorsi formativi di innovazione progettati mediante la collaborazione di tutti i portatori di interesse.